I disturbi dell’alimentazione sono caratterizzati da una valutazione di sé basata prevalentemente sul peso, le forme corporee, il controllo dell’alimentazione. L’approccio cognitivo comportamentale pone particolare enfasi ai pensieri disfunzionali ed auto condizionanti ed a comportamenti maladattativi con l’obiettivo di correggere i meccanismi che alimentano il disturbo. Lo scopo della riabilitazione nutrizionale è quello di ristabilire un peso corporeo compatibile con uno stato di salute fisica e psichica nelle persone sottoposte. Si tratta di ristabilire gradatamente un’alimentazione corretta inserendo in modo guidato e graduale i cibi considerati “tabù” e affrontando il cibo in quantità più adeguate.
Durante lo svolgimento del programma le pazienti devono essere continuamente rassicurate riguardo alle paure di perdere il controllo sull’alimentazione e sul peso corporeo e devono sapere che il protocollo terapeutico tiene conto di tali difficoltà. Nessun cibo dovrebbe essere escluso, compresi quelli considerati ingrassanti e quindi fobici. Il percorso va guidato attentamente tenendo conto delle paure e dell’atteggiamento spesso di opposizione (legata alle paure) del paziente.
Il programma alimentare viene suddiviso in 3 pasti principali più 1 o 2 spuntini. Nel trattamento ambulatoriale la suddivisione dei pasti nell’arco della giornata, le porzioni delle portate e la tipologia dei cibi da inserire vengono concordate col terapeuta, “sperimentate” a casa, verificate e discusse nell’incontro successivo.
I disturbi dell’alimentazione sono caratterizzati da una valutazione di sé basata prevalentemente sul peso, le forme corporee, il controllo dell’alimentazione.L’approccio cognitivo comportamentale pone particolare enfasi ai pensieri disfunzionali ed auto condizionanti ed a comportamenti maladattativi con l’obiettivo di correggere i meccanismi che alimentano il disturbo.